Rete per la risoluzione extragiudiziale delle controversie in materia di consumo (Rete EJE)

Rete per la risoluzione extragiudiziale delle controversie in materia di consumo (Rete EJE)

1) OBIETTIVO

Istituire una rete di organi nazionali per la soluzione extragiudiziale delle controversie ai fini di una soluzione rapida ed efficace delle controversie transfrontaliere in materia di consumi, utilizzando i nuovi mezzi di comunicazione, segnatamente Internet.

2) ATTO

Risoluzione del Consiglio del 25 maggio 2000, relativa a una rete a livello comunitario di organi nazionali incaricati della soluzione extragiudiziale delle controversie in materia di consumi [Gazzetta Ufficiale C 155 del 06.06.2000].

3) SINTESI

La rete EJE è stata istituita il 16 ottobre 2001 dal commissario David Byrne e dalla presidenza belga come progetto-pilota della durata di un anno. In considerazione del successo riportato, la Commissione europea ha poi richiesto al Consiglio dei Ministri una proroga di un anno. Il Consiglio ha approvato la proposta e ha esteso la fase pilota fino alla fine del 2003.

Tale rete aiuta i consumatori a risolvere le controversie transfrontaliere che li oppongono alle imprese che forniscono beni o servizi difettosi, dirigendo i consumatori stessi verso dispositivi alternativi di composizione delle controversie (DAR).

Le funzioni della rete (per i diversi punti di contatto nazionali o “clearing houses”) sono:

  • informare i consumatori sulle possibilità di utilizzare dispositivi alternativi di soluzione delle controversie;
  • facilitare le denunce transfrontaliere, segnatamente contribuendo al superamento delle difficoltà pratiche dovute alle lingue, fornendo un aiuto pratico come la traduzione di formulari di denuncia;
  • facilitare la presentazione delle denunce attraverso l’impiego del modello DAR;
  • garantire il controllo degli sviluppi della soluzione delle controversie e delle operazioni svolte con il DAR all’interno della rete.

Attualmente, la rete è costituita da 17 punti di contatto nazionali, uno per ogni Stato membro, e uno per la Norvegia, nonché uno per l’Islanda.

Dalla sua creazione e fino al 31 marzo 2003, la rete EJE ha trattato 2.182 denunce di consumatori dell’Unione europea (EU), dell’Islanda e della Norvegia. È stato creato un sito Internet comune. Tale sito offre informazioni di natura generale sulla rete e una base di dati degli organismi ADR rispondente ai principi della raccomandazione della Commissione del 30 marzo 1998. In un prossimo futuro tale sito dovrebbe offrire del pari la possibilità per i consumatori di presentare una denuncia on line.

Basi della risoluzione del Consiglio del 25 maggio 2000

Ogni Stato membro designa, per la messa in rete degli organismi nazionali di soluzione extragiudiziale delle controversie, un punto centrale (“clearing house”) che servirà da punto di contatto per i consumatori che intendano avviare una procedura extragiudiziale in un altro Stato membro. Tali punti di contatto costituiscono insieme una “rete extragiudiziale”, destinata a facilitare la soluzione delle controversie transfrontaliere in materia di consumi.

La Commissione fornirà il suo sostegno tecnico alla messa in funzione e al funzionamento di tale rete, utilizzando segnatamente le nuove tecnologie di comunicazione.

Il funzionamento efficace di una siffatta rete europea per la soluzione delle controversie richiede uno sforzo di cooperazione da parte di tutti gli organismi partecipanti (società e organizzazioni professionali ed economiche, organizzazioni di consumatori, organi extragiudiziali, Stati membri, Commissione).

Le società e le organizzazioni professionali ed economiche che sono in contatto con i consumatori di altri Stati membri sono incoraggiate a stabilire collegamenti con gli organi extragiudiziali di tali paesi membri.

Gli Stati membri sostengono del pari la cooperazione fra le organizzazioni professionali ed economiche e le organizzazioni di consumatori, in vista segnatamente dello sviluppo di nuovi sistemi di soluzione delle controversie (on-line, ad esempio).

La Commissione rifletterà sugli strumenti necessari per promuovere l’attività degli organi extragiudiziali e dei punti di contatto, affinché risulti facilitata la comunicazione con i consumatori che si trovino coinvolti in controversie transfrontaliere (segnatamente, tramite l’utilizzazione di procedure scritte ovvero on-line).

La risoluzione riguarda non soltanto gli organi extragiudiziali che stabiliscono soluzioni formali, bensì anche gli organi che si limitano a ricercare soluzioni amichevoli. La Commissione, in stretta collaborazione con gli Stati membri, provvederà a definire i criteri specifici applicabili a tali organismi.

Origine della Rete EJE:

La raccomandazione della Commissione, del 30 marzo 1998, riguardante i principi applicabili agli organi responsabili per la soluzione extragiudiziale delle controversie in materia di consumi [98/257/CE – Gazzetta Ufficiale L 115 del 17.04.1998] ha costituito il primo passo verso l’istituzione di tali organi nazionali.

4) disposizioni d’applicazione

5) altri lavori

Nei giorni 10 e 11 luglio 2003 si è svolta a Bruxelles una conferenza sulla valutazione della rete extragiudiziale europea e sulle future prospettive per il miglioramento dell’assistenza al consumatore europeo. I risultati di tale conferenza, alla quale hanno partecipato tutti gli ambienti interessati, serviranno da base per la redazione di una relazione sul funzionamento della rete extragiudiziale europea, che dovrebbe essere presentata al Consiglio e al Parlamento europeo alla fine del 2003.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 gennaio 2002, che stabilisce un quadro generale per finanziare le attività comunitarie (es de en fr)da svolgere a sostegno della politica dei consumatori durante gli anni 2004-2007 [COM (2003) 44 – Non pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale].

Tale proposta include un cofinanziamento della rete con gli Stati membri durante gli anni 2004-2007.

Comunicazione della Commissione, del 4 aprile 2001, relativa all’ampliamento dell’accesso dei consumatori agli altri sistemi di soluzione delle controversie [COM (2001) 161 – Non pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale].

INFORMAZIONI COMPLEMENTARI

Rete dei centri europei dei consumatori [ECC-Net oppure rete di Eurosportelli]:

Questa rete fornisce informazioni e assiste i consumatori allorquando questi si trovano di fronte ad un problema nell’ambito di transazioni trasfrontaliere. Tale rete agisce da interfaccia fra i consumatori e la Commissione europea. A tale titolo, effettua studi miranti, ad esempio, a comparare prezzi e a consentire che vi siano migliori servizi fra paesi. A tutt’oggi la rete è composta da 15 Eurosportelli situati in 13 Stati membri. In 9 Stati su 15, questi si trovano presso le “clearing houses” o punti centrali della rete EJE di ogni Stato membro. La Commissione sta operando per giungere a una cooperazione ancora più stretta fra queste due reti.

See also

Per ulteriori informazioni sugli Eurosportelli, si veda il sito Consumatori (EN) della Commissione europea.

Ultima modifica: 06.08.2003

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